STARTING XI
La Juventus scende in campo con il 4-3-1-2, Buffon in porta, i due “terzini” sono Cuadrado e Matuidi, al centro Bonucci è affiancato da De Ligt. Centrocampo con Pjanic, Khedira, Rabiot e Ramsey dietro alle due punte Ronaldo e Dybala.

I reparti
Buffon in fase di costruzione ha cercato il passaggio lungo solo in 2 occasioni, le restanti 15 ha sempre giocato corto per i compagni.
I due “finti” terzini scelti da Sarri non hanno sfigurato (complice anche le poche azioni da gol costruite dalla SPAL). Il loro apporto alla manovra è stato continuo, con 100 tocchi Cuadrado e 90 Matuidi sono secondi solo a Pjanic (129).
I due centrali hanno dimostrato sicurezza (sopratutto De Ligt con 10 palloni recuperati, 4 disimpegni completati, 3 contrasti riusciti su 4 e 1 tiro bloccato).
A centrocampo la prestazione di Pjanic è eccezionale in quanto a tocchi, 129, passaggi completati, 104 con 91% di precisione, occasioni create, 3 e 1 gol (splendido). Come si può vedere dalla sua heat map, nonostante fosse il più arretrato dei 3, è stato quello che ha ricoperto maggiormente la trequarti offensiva.
Rabiot con 58 tocchi e 41 passaggi completati ha fornito supporto a Matuidi per il controllo della fascia occupata da Sala.
Khedira è stato meno presente in fase di costruzione (solo 37 tocchi e 24 passaggi completati) ma si è fatto vedere più volte in area di rigore avversaria con i suoi inserimenti e le due occasioni di testa (1 parata e 1 fuori).
In avanti (considerando anche Ramsey come un falso 9) le posizioni di Ronaldo e Dybala sono speculari, raramente hanno attaccato l’area centralmente, sono sempre partiti entrambi dal lato per accentrarsi o come successo più volte con il portoghese a mettere in mezzo il pallone per gli inserimenti dei centrocampisti nello spazio lasciato libero a centro area.
LA PARTITA
La Juventus nella prima metà del primo tempo fatica a velocizzare l’azione, verticalizza poco e gioca molto sulla parte di campo occupata da Cuadrado e Dybala. Con il passare dei minuti il baricentro dei bianconeri si alza e il gioco si velocizza, i passaggi diminuiscono (da 184 a 151) ma la zona occupata maggiormente è la trequarti difensiva della SPAL.
In questo primo frangente di partita, con la SPAL ad occupare con molti uomini la zona centrale del campo la Juventus è costretta ad allargare il gioco, quando Ronaldo o Dybala ricevono palla e puntano l’area, lo spazio idealmente di proprietà di un attaccante viene occupato da Khedira e Ramsey.


In occasione del primo gol dei bianconeri, al momento dello scambio tra Ronaldo e Matuidi, al limite dell’area Rabiot e Ramsey centralmente attaccano l’area di rigore, Dybala resta largo mentre a supporto Pjanic e Khedira saranno decisivi per la realizzazione della rete.
Il primo tempo si chiude con la Juventus in vantaggio, 66% possesso palla, 88% passaggi completati (296 su 335) e 5 occasioni create, 9 tiri dei quali 4 in porta.
Nel secondo tempo a vantaggio acquisito i bianconeri giocano con più tranquillità e rischiano poco, per la SPAL 2 tiri, 1 in porta.
Ronaldo è il giocatore più pericoloso, con 4 tiri e tutti in porta da dentro l’area di rigore.
La situazione di gioco che vede l’inserimento di uno dei centrocampisti si ripete anche in questa occasione con Khedira che trova l’ennesima parata di Berisha che chiuderà la partita con 8 parate, praticamente tutte decisive.
L’azione del raddoppio nasce dalla sinistra, Dybala lavora un pallone circondato da 3 avversari ma intorno a lui ci sono Bentancur e Pjanic a formare un triangolo che poi si concretizzerà con il passaggio del bosniaco sulla corsa della Joya.
Nel frangente in cui Ronaldo va a colpire il pallone ci sono Can e Bernardeschi ad occupare l’area piccola per un eventuale passaggio o ribattuta del portiere.

la Juventus chiuderà la partita con il 67.2 % di possesso palla e il 62.4 % di copertura del campo, dopo i 700 passaggi provati nella partita contro il Brescia si fermerà a quota 667 (riusciti 588, 571 corti 17 lunghi).
Un altro aspetto positivo della partita per Sarri è stato sicuramente aver mantenuto la porta inviolata dopo i due gol subiti contro Verona e Brescia.
De Ligt, come detto in precedenza, oltre alle statistiche ha dimostrato una buona lucidità nella scelta del tempo dell’intervento e sopratutto una pulizia nel gesto tecnico che non si vedeva dalla scorsa stagione all’Ajax.
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